Cari amici,
questo periodo pre Natalizio vede il nostro galoppo procedere con più calma, riprendendo simbolicamente fiato dopo una stagione piena, forse fin troppo, di appuntamenti. D’altro canto però politicamente queste settimane sono invece fondamentali per mettere le basi per la prossima stagione. La vostra Unione Proprietari è in piena attività per continuare la sua opera a tutela del comparto, infatti pressoché giornaliere sono le interazioni, per il tramite dell’imprescindibile ANG, con il Ministero per definire, ad esempio, l’intelaiatura della programmazione 2023.
Una programmazione che non può, a parere di UPG, prescindere da una migliore allocazione delle risorse.
Il calendario Nazionale del galoppo vede troppo spesso convegni poco attraenti per il pubblico e lo scommettitore, quando non addirittura dei palesi doppioni di giornate tra ippodromi magari che pescano pure nello stesso bacino di cavalli. Queste giornate, siamo sinceri, hanno il solo scopo di consentire all’ippodromo di turno di ottenere prebende maggiori a discapito del benessere della filiera tutta. Se il Ministero vuole davvero dare un futuro al settore bisogna per forza che metta mano alla questione.
Inutile fare qui esempi che servirebbero solo a esacerbare gli animi, ma è innegabile che finché le Società di Corse non accetteranno il principio che solo attraverso una distribuzione VIRTUOSA E RAZIONALE delle giornate si può creare valore per l’intera filiera e dunque garantire un futuro anche a loro (e alle loro sovvenzioni…), non riusciremo a riformare questo nostro amato sport.
Pensare di continuare a ottenere, nel lungo periodo, decine di milioni per un prodotto che non solo spesso non interessa agli stessi clienti, ma che continua a distruggere valore, è una visione miope da parte dei gestori degli ippodromi. La scelta Politica, poi rientrata, di ridurre l’ammontare delle sovvenzioni a favore delle Società di Corse dovrebbe suonare come un campanello d’allarme, non tanto o solo agli addetti ai lavori, Proprietari o operatori che siano, ma soprattutto alle Società di Corse, della serie: così non si va avanti tanto tempo. E siccome l’unica maniera per aumentare le risorse a disposizione del comparto è quella di rendere più accattivante il nostro prodotto, diventa imprescindibile mettere mano in maniera profonda alla programmazione.
La parola d’ordine per UPG deve essere: meno giornate e più corse per giornata.
Perché mai all’estero si prediligono spesso giornate da 8 o 10 corse? Perché sanno bene che i costi fissi di giornata, quelli che non mutano al variare del numero di corse, vanno spalmati il più possibile. Basta giornate da 5 corse, sono sopportabili al massimo in estate in notturna, ma sono dannose come la peste nel resto dell’anno e sotto tutti i punti di vista.
Se operassimo nella direzione suddetta, meno giornate e più corse per giornata, riusciremmo in un sol colpo a ridurre fortemente le problematiche del basso montepremi per corsa e del ridotto numero di partenti. Vi pare poco?
Assieme a questo impegno, rimane prioritaria la questione dei pagamenti. Vi assicuriamo che, se anche non ne facciamo menzione giornalmente, il ritardo nei pagamenti rimane la principale preoccupazione per UPG. Senza una distribuzione delle risorse nei tempi corretti non è possibile alcuna riforma davvero vincente, se volete è una pre condizione obbligatoria per poi mettere mano al resto. La fortissima contrazione del numero di scuderie è anche dovuta a un sistema dei pagamenti farraginoso, poco trasparente e che soprattutto non dà garanzie. Questo ultimo aspetto, non ci stuferemo mai di ribadirlo, è basilare. Avere la certezza di una tempistica di pagamento consente di programmare gli investimenti e quindi ridare aria al motore ippico.
Qualcosa si sta muovendo, dal Ministero filtra un cauto ottimismo legato a una nuova procedura che dovrebbe diminuire i tempi di attesa, ma dopo che le rassicurazioni del precedente Governo (fatte per di più pubblicamente in questo periodo lo scorso anno) sono state palesemente disattese, non possiamo certo dormire sonni tranquilli. Come UPG vigileremo perché quanto promesso si tramuti nel minor tempo possibile in realtà.
Infine vorrei portare alla vostra attenzione la realtà del comparto ostacolistico. Come Unione Proprietari rappresentiamo alcune delle scuderie più importanti e anche grazie al loro contribuito abbiamo approfondito le problematiche di questa nicchia che per troppo tempo è stata messa in un angolo, talvolta anche per ragioni legate a mero interesse di scommessa, ma un settore che annualmente porta oltre diecimila persone per il suo evento clou a Merano e che comunque rappresenta un punto di contatto con il mondo dell’equitazione, non può essere (non) gestito come accade attualmente.
Le iniziative che proporremo in ANG puntano a incentivare la presenza di cavalli e scuderie italiane in questo comparto. Speriamo che questo possa rappresentare un primo passo verso la rinascita dell’ostacolismo italiano. Come diciamo sempre, o ci si salvi tutti assieme o si cade tutti assieme.
Questi sono alcuni dei principali aspetti su cui stiamo lavorando, senza dimenticare il fondamentale discorso del calendario pattern, e speriamo di potervi dare notizie positive quanto prima. Nel mentre vi mando un caloroso saluto e seppur in anticipo inizio già a farvi i migliori auguri di un Felice Natale a voi e alle vostre famiglie,
Antonio Viani
– Presidente Unione Proprietari Galoppo –